è un mito tutto da sfatare: il caffè non provoca disidratazione e non altera il normale equilibrio elettrolitico, una buona notizia per chi al caffè non vuole e non sa rinunciare neanche quando fa molto caldo.
La credenza popolare, infatti, ha sempre ritenuto che il caffè per la presenza della caffeina, con il suo effetto leggermente diuretico potesse favorire la disidratazione o almeno uno squilibrio idroelettrolitico. Per questo motivo gli sportivi o comunque chi svolgeva attività fisiche molto intense hanno tentato di evitare il caffè pensando che la sua assunzione potesse accentuare la sensazione di fatica a causa appunto della sua presunta azione disidratante. Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista PlOS One ha cercato di capire come influisce sullo stato di idratazione il consumo moderato di caffè. Gli autori della ricerca hanno reclutato 50 uomini, tutti bevitori abituali di caffè (dallo studio sono state escluse le donne poiché sul loro stato di idratazione svolgono un ruolo importante anche i livelli degli ormoni sessuali circolanti) e in maniera casuale li hanno suddivisi in due gruppi.
Al primo gruppo è stato chiesto di bere per 3 giorni consecutivi 4 tazze di caffè nero (pari a circa 200 ml totali) e all’altro di bere acqua. Dopo 10 giorni dai 3 di esperimento a entrambi i gruppi l’invito è stato invertito ovvero chi aveva assunto caffè ha assunto acqua e viceversa: a fine esperimento lo stato di idratazione dei due gruppi è rimasto pressoché lo stesso sia quando hanno bevuto acqua al posto del caffè e viceversa. Una buona notizia questa soprattutto in vista dei mondiali: in Brasile afa e umidità non scherzano un buon caffè, tuttavia, non aumenterà la perdita di liquidi; nessuno quindi, calciatori compresi, dovranno rinunciare al piacere di un buon espresso!